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Paolo, adolescenza di uno slave


di LiquiriziaDucale
03.04.2021    |    573    |    0 9.4
"La frequentazione col compagno divenne allora più costante, ed era un piacere andarlo a trovare anche per fare i compiti a casa, ma certo la distrazione non..."
Infatuazione giovanile, capita spesso che un adolescente si invaghisca di una donna matura, delle volte le situazioni portano a vicinanza, frequentazioni e fantasie da parte del giovane, che ne so la zia, una amica della madre o la mamma di un amico, e questa è una di quelle storie. Andando a trovare un suo compagno di classe, Paolo non potè che rimanere colpito dalla presenza della mamma, una donna dalla forte presenza fisica, corposa, abbondante, e con movenze aggraziate, premurosa verso il figlio ed i suoi ospiti, e con voce delicatissima, suadente, che entrando dalle orecchie alimenta la fantasia, e poi, aveva qualcosa che il ragazzo non riusciva a spiegare, certi atteggiamenti, frivolezze, modi di fare, cura della persona e particolari nel trucco e abbigliamento che non aveva precedentemente riscontrato, e che le femmine della sua età ancora non possedevano. La frequentazione col compagno divenne allora più costante, ed era un piacere andarlo a trovare anche per fare i compiti a casa, ma certo la distrazione non permetteva di trarre profitto da tanto ligio dovere, la signora poi, forse non accortasi della naturale propensione che Paolo aveva verso di lei, continuava a comportarsi per casa non curante della sua presenza, forse perchè non si aspettava di suscitare reazioni, visto ancora la giovane età dei ragazzi, in fondo considerava suo figlio ancora un bambino, e non contemplava quel suo muoversi per casa con avvedutezza di pudori, quindi non era raro per Paolo vederla in leggero desabiliè, come quella volta che passò per il corridoio con solo il reggiseno, oppure in vestaglia; è' sicuro che Paolo, al ritorno a casa sua, ci avrebbe ripensato, e tormentato avrebbe risolto l'eccitazione con strane sedute al bagno, concedendosi ad un precipitoso inevitabile autoerotismo. Inoltre Paolo scopri di eccitarsi immancabilmente anche ai capi di abbigliamento della signora, cosa che capitava di trovare in casa, sparsa di qua e di là, un cambio d'abito posato sulla sedia , la biancheria da lavare o quella stesa ad asciugare, e poi la scarpiera con quelle scarpe a tacco alto che la signora soleva mettere quando usciva, e che divenivano il punto di attenzione dello sguardo, che partiva da quel richiamo per risalire poi con gli occhi le gambe e l'intera figura, ammirare cosi il seno abbondante, e precipitare nel sorriso di quella mamma. Paolo ,addirittura, una volta aveva rubato un paio di mutandine di pizzo, avendo cosi conquistato il feticcio, aveva modo di sentire più vicino a se quella donna, anche se dalla propria casa, e quindi, lontano da sguardi indiscreti, sempre al bagno, avrebbe espletato la sua sua ammirazione, inondando di bianco il nero delle mutandine, trofeo prezioso. Dopo un po di tempo, Paolo era diventato cosi ossessivamente presente, quasi da essere uno di casa li presso il suo compagno di scuola, e la premura della signora veniva ora ricambiata con una attenzione morbosa e voglia di esaudirla, servirla, Paolo di contraccambio era diventato premuroso, zelante, addirittura volonterosamente servile, quando c'era da fare una faccenda e veniva chiamato il figlio, Paolo il rpimo a proporsi, era sempre pronto a sostituirlo, pur di soddisfare lei, ed avrebbe voluto, e come lo avrebbe voluto, soddisfarla in tante altre fantasie, leccarle i piedi, farsi comandare, farsi sottomettere. Un giorno addirittura capitò di andare al supermercato a fare la spesa insieme, e Paolo si sobbarcò, ben oltre le sue capacità e con grande fatica, ben quattro buste, stracolme e pesantissime, faticò non poco, pur di dimostrare di essere forte, di essere grande, e di essere disposto, a tutto, e meritevole di attenzione. Poi in ascensore, affollato anche da un 'altra persona, un inquilino, e dal suo amichetto, e con lo spazio occupato da tutte quelle buste della spesa, capitò di trovarsi vicinissimo alla signora, che le dava le spalle, ma quasi, anzi proprio non quasi, a contatto con quel culone immenso e meraviglioso, giornata che Paolo non dimenticherà facilmente, venne all'istante, se la fece sotto, la sua voglia repressa. Un altro giorno addirittura, la mamma volle fare delle foto, che voleva mandare ad un amico, nel cortile di casa, Paolo non perse occasione per farsi avanti, io io io esibendo il nuovo smarthpone con non so quanti megapixel, estasiato dal ruolo di fotografo di fiducia, foto e pose innocenti, come quella qui pubblicata, ma che Paolo conserva amorevolmente nel suo archivio prezioso, e quella immagine innocente della bella signora, Paolo desideroso, l'ha trasformata in cuor suo, in una sensuale e consapevole Mistress.
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